Potenziamento Linea Acque:
• Arrivo dei liquami e sfioro delle aliquote di portata eccedenti 5 Qm;
• Laminazione delle portate: in aggiunta alle esistenti vasche di laminazione (invaso di circa 5.955 mc) è previsto un nuovo bacino di laminazione;
• Sollevamento generale dell’impianto: nuova stazione di sollevamento (Qmax=13.200 mc/h). Il sollevamento sarà suddiviso in due reparti e il manufatto attrezzato con coclee;
• Grigliatura fine: mediante n.4 griglie a nastro forato con luce filtrante pari a 3,5 mm. La produzione media di grigliato grezzo è stimata in circa 10-20 mc/d; è previsto un compattatore con lavaggio del grigliato per consentirne la riduzione dell’umidità e con una diminuzione del volume a circa 5-10mc/d;
• Disabbiatura-disoleatura: nuovo manufatto strutturato su due linee ciascuna costituita da un dissabbiatore longitudinale aerato per contrastare la sedimentazione del materiale organico e per agevolare la separazione di olii e grassi dai liquami (Qmax13.200 mc/h). Si utilizza un sistema di asportazione dei fanghi a raschie sommerse, mentre l’evacuazione dei surnatanti sarà attuata mediante schiumatori a galleggiante. Si stima una
produzione massima di miscela acqua-sabbie in circa 50 mc/d. Le sostanze surnatanti saranno raccolte in un apposito pozzetto da cui potranno essere avviate allo smaltimento o al trattamento presso la linea fanghi se biodegradabili;
• Sfioro delle aliquote di portata eccedenti 2,5 Qm;
• Immissione dei ricircoli interni dell’impianto;
• Comparto biologico: sei linee di trattamento parallele per un volume complessivo di circa 36.426 m3. Per il processo biologico si adotta uno schema M.L.E., costituito da un trattamento di predenitrificazione seguito da nitrificazione;
• Sedimentazione finale: potenziata con due nuovi chiarificatori finali;
• Disinfezione.
Potenziamento Linea Fanghi:
• Ispessimento statico e ispessimento dinamico separato per fanghi primari e biologici: si assicura la costante separazione dei due flussi di fanghi (primari e biologici) inviando i fanghi primari ad un ispessitore mentre ai due bacini restanti saranno convogliati i soli fanghi biologici. Il fango poi arriverà ad una nuova sezione di preispessimento dinamico per l’ulteriore riduzione del contenuto di acqua. Seguono addensatori;
• Digestione anaerobica: i fanghi primari e secondari saranno conferiti a digestori distinti. Nei digestori ci sarà un’ottimale agitazione ed omogeneizzazione con miscelatori meccanici. Si inseriscono scambiatori di calore (acqua-fango) per il riscaldamento del fango in ingresso per mantenere una temperatura di esercizio pari a 35°C. Per la sezione di stabilizzazione dei fanghi primari è previsto un recupero termico dal fango estratto (scambiatore fango-fango) per il riscaldamento preliminare della portata in ingresso ad una temperatura intermedia (28,5÷33,5°C), ottenendo un significativo risparmio energetico e una migliorare disidratabilità del fango. Il biogas dalla digestione anaerobica è estratto dai reattori, depurato ed inviato alla combustione all’interno di gruppi di cogenerazione e di caldaie (nuovi ed esistenti) per la produzione di energia elettrica e termica;
• Disidratazione meccanica dei fanghi: distinta per i due fanghi;
• Essiccamento termico dei fanghi primari;
• Deodorizzazione anche dei pretrattamenti e trattamenti primari.